Base aerea spagnola
Talavera – notte del 12 novembre 1976
Turno di guardia al
deposito di carburante. Quella notte, tra mezzanotte e l’una, i militari
iniziarono a sentire uno strano rumore molto fastidioso che cessò dopo circa
cinque minuti. Ma l’allucinante avventura era solo appena iniziata, il suono
ritornò e nel cielo notturno si vide per circa venti secondi una sorta di
bengala.
I
militari, insieme a un cane da guardia, iniziarono a ispezionare la base,
finché da un eucalipto vicino, si sentì avvicinare qualcuno o qualcosa. Il cane
si scagliò contro questo “qualcosa”, ma subito dopo avvenne il fatto!
Un
strano umanoide comparve di fronte a loro a 15 metri di distanza, alto quasi
tre metri, con testa piccola e chiusa in una sorta di scafandro. Tutto il corpo
emanava una luminosità verdastra e i ragazzi terrorizzati iniziarono a sparare
come pazzi.
I
tre ragazzi erano José Maria Treio, Juan Carrizosa e José Hidalgo. L’essere si
incendiò come un flash e poi scomparve.
Treio, rimase in coma per tre giorni e uscì dall’ospedale militare solo
dopo un mese, anche carrizosa ebbe gravi effetti sulla sua salute, ma il peggio
fu per Hildago: da allora soffre del morbo di Parkinson.
Secondo alcune testimonianze in rete, altri militari negli anni ’90, nella
stessa base militare furono testimoni di altri strani avvenimenti.
Ma
la cosa peggiore è che dei documenti militari originali, nell’archivio
dell’aereonautica militare spagnola a Madrid, non c’è più traccia.
Marco Pugacioff
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